
Grazie di cuore a Massimo Salari per avermi inserito a pag.122 del suo libro sul Rock Progressivo Italiano (1980/2013), ... Vedi
Si cambia: negli anni, questo è evidente. La fotografia è un frame che cattura un preciso istante della tua vita. In questa carrellata che attraversa quattro decenni e mezzo ho cercato di selezionare solo immagini salienti: ogni due/tre anni avveniva una mutazione interiore (-> esteriore) importante. Già negli anni Novanta praticavo il selfie con la vecchia macchinetta Kodak.
Certo, diciamo tutti, l'adolescenza in particolare è il periodo della crisi d'identità personale nel quale “siamo-non”: lo si evince dalla bizzarria dei costumi e del look. Ma ahimé neanche mia moglie si è convinta della naturalezza di certi miei abbigliamenti dell'epoca: pur essendo un musicista essenzialmente rock, dall'epoca fino all'età di circa trent'anni, quando ho iniziato a frequentarla, non avevo storie né venivo da precedenti relazioni sentimentali.
“Chi ti poteva venire dietro, conciato così!”- ha commentato. Personalmente non mai avuto problemi di relazione; i guai erano ben altri. L'estetica e il sorriso sono, secondo la mia esperienza di vita, dati suscettibili di confronto con le più banali critiche altrui. Si consiglia sempre, vivamente, di sorridere e tagliarsi i capelli per l'accettazione sociale per convincere, conquistare, avere amici, successo. Stupidaggini: davvero.
Ho visto gente senza sorriso e con chiome abbondanti occupare posti di rilievo e avere amiche, dinamismo sociale, scambio culturale, dignità e appartenenza.
La morale? piace ciò che piace, non ciò che è bello. Non piacevo perché magari non ero ricco, non facevo soldi, non avevo il fiuto per gli affari,“non sapevo vendere la mia immagine”, boh. Non sono ricco e famoso neanche oggi: è un dato concreto.
Anche se cambiassi look (una volta ci provai nel 2007,vedi foto), chiunque declinerebbe look con l'espressione “look at that!”(“Guardate quello!”).
“Quello” è la designazione di un'identità spesso utilizzata, specie in Italia, quando si vogliono porre dei limiti al contatto umano. “Quello” significa “colui del qual eloquio non mi giovo” (non è Dante). Invece, vedendo in rassegna tutte queste mie foto, provo immensa soddisfazione nel ricordare d'aver combattuto, superato e vinto tante battaglie.